Il nome Franco Ligas è letteralmente esploso nelle ricerche Google nelle ultime ore, con oltre 5000 query in appena quattro ore e un incremento del 1000%. Ma perché tutti stanno cercando questo nome? La risposta, purtroppo, è dolorosa per chi ha amato il giornalismo sportivo italiano: Franco Ligas ci ha lasciati il 15 settembre 2025, all’età di 79 anni, dopo una lunga battaglia contro la malattia.
Per chi non lo conoscesse, Franco Ligas è stato uno dei pilastri del giornalismo sportivo televisivo italiano e telecronista Mediaset di riferimento per milioni di spettatori. Nato a Oristano il 10 gennaio 1946, questo sardo doc ha rappresentato per decenni una delle voci più riconoscibili e autorevoli dell’informazione sportiva del Bel Paese, specializzandosi in telecronache calcio, boxe e tennis che hanno segnato un’epoca.
Franco Ligas Mediaset: dagli esordi fiorentini al successo nazionale
La storia professionale di Franco Ligas inizia lontano dai riflettori nazionali, nelle emittenti locali di Firenze degli anni ’70. Tele Libera Firenze ed Elefante Tv sono stati i suoi primi palcoscenici, dove ha mosso i primi passi in un mondo che allora stava vivendo una vera e propria rivoluzione: l’esplosione delle televisioni commerciali.
Gli anni ’80 hanno segnato la svolta decisiva della sua carriera giornalistica. L’approdo alle reti Fininvest, che sarebbero poi diventate Mediaset, ha rappresentato il trampolino di lancio verso la notorietà nazionale. Ed è proprio in questo periodo che Ligas ha iniziato a specializzarsi in quegli sport che lo avrebbero reso celebre: prima boxe e tennis, per poi allargarsi al calcio con risultati straordinari che lo hanno consacrato come uno dei migliori telecronisti sportivi italiani.
Telecronache calcio e boxe: il marchio di fabbrica di Franco Ligas
Chi ha seguito lo sport negli anni ’80 e ’90 ricorda perfettamente la voce di Franco Ligas durante le notti magiche della boxe. Le sue telecronache erano un perfetto equilibrio tra tecnicismo e pathos, capaci di far comprendere anche ai neofiti le sottigliezze di uno sport complesso come il pugilato. La sua competenza nel raccontare gli incontri più spettacolari dell’epoca lo ha reso un punto di riferimento assoluto per gli appassionati.
Ma è stato con il calcio che Ligas ha raggiunto l’apice della sua popolarità televisiva. Come inviato e telecronista su Italia 1, ha seguito le gesta della Fiorentina e le emozionanti sfide di Champions League, regalando al pubblico italiano alcune delle telecronache più memorabili di quegli anni. Il suo approccio mai banale e sempre rispettoso degli avversari lo ha distinto in un panorama spesso caratterizzato da tifoserie eccessive, diventando un modello per le future generazioni di giornalisti sportivi.
Il giornalista sportivo che amava Sardegna e Firenze
Una delle caratteristiche più affascinanti della carriera di Franco Ligas è stata la sua capacità di mantenere un legame speciale sia con le sue origini sarde sia con Firenze, città che lo ha adottato professionalmente. Il Cagliari calcio e la Fiorentina hanno rappresentato le due facce della sua passione calcistica, raccontate sempre con il giusto equilibrio tra coinvolgimento emotivo e professionalità giornalistica.
Non solo calcio e boxe, però: Ligas ha saputo spaziare con competenza anche in altri ambiti sportivi, dall’ippica al ciclismo, dimostrando quella versatilità che solo i veri professionisti del settore possiedono. La sua cultura sportiva a 360 gradi lo rendeva capace di passare da una disciplina all’altra senza mai perdere quella competenza tecnica che caratterizzava ogni sua cronaca.
Franco Ligas biografia: vita privata lontana dai riflettori
In un’epoca di sovraesposizione mediatica, Franco Ligas ha sempre mantenuto un profilo estremamente riservato riguardo alla sua vita privata. Sappiamo che ha avuto un figlio nato a Firenze, ma l’identità della moglie è sempre rimasta lontana dai riflettori, per sua precisa scelta. Una dimostrazione di come si possa essere personaggi pubblici mantenendo intatta la propria sfera personale, caratteristica sempre più rara nel mondo dello spettacolo e dell’informazione.
Morte Franco Ligas: l’addio al telecronista che ha fatto la storia
Nel 2013, dopo una carriera lunga e ricca di soddisfazioni, Franco Ligas ha deciso di appendere il microfono al chiodo e di tornare nella sua amata Sardegna per godersi la meritata pensione. Una scelta che aveva colpito molti suoi fan, ma che si era rivelata saggia per chi aveva già dato tutto al proprio lavoro con dedizione e professionalità assolute.
La sua scomparsa, avvenuta dopo una lunga malattia, ha scatenato un’ondata di ricerche online che testimonia quanto il suo contributo al giornalismo sportivo italiano sia stato significativo e duraturo nel tempo. Ligas lascia un vuoto difficile da colmare in un mondo che ha sempre più bisogno di professionisti della sua caratura: competenti, appassionati ma mai sopra le righe, capaci di raccontare lo sport senza diventarne i protagonisti.
Il boom di ricerche per “franco ligas” nelle ultime ore dimostra come certi personaggi, anche quando si ritirano dalle scene, rimangano indelebili nella memoria collettiva degli italiani che hanno cresciuto generazioni di tifosi con le loro voci inconfondibili.
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